CESISP partecipa a "Blu di Genova", un progetto finanziato da Fondazione Carige nell’ambito del “Genova Blue District" del Comune di Genova.
“Blu di Genova” è stato avviato dal Comune di Genova nell’ambito del progetto “Genova blue district – blue New Deal tra volontariato ed innovazione": il coordinamento è a cura della Guardia Costiera Ausiliaria Regione Liguria; i partner sono, oltre al Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti (CESISP), il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova, il Cnr-Ias, Outdoor Portofino, e l’Associazione Ambientalista Marevivo.
L'intervista alla Direttrice CESISP Prof.ssa Michela Gallo:
Grazie al partenariato e network tra associazioni di volontariato, imprese ad elevata vocazione alla sostenibilità ambientale, Università ed enti pubblici di ricerca, Blu di Genova si pone l’obiettivo primario di creare un modello di fruizione sostenibile della zona costiera metropolitana. Il network non mira solamente a coinvolgere diversi target di attività che gravitano intorno all’area oggetto dell’azione pilota (sport acquatici quali kayak, vela e snorkeling ed attività commerciali), ma si propone di mettere a punto una connessione tra le diverse anime coinvolte in grado di sviluppare soluzioni a tutela del capitale naturale e promuovere la (ri)scoperta consapevole del mare sotto casa. Blu di Genova ha avviato un'azione pilota su piccola scala (Quartiere di Nervi) che, grazie al supporto della rete del Genova Blue District, ed alla presenza nel partenariato di associazioni con presenza capillare sul territorio nazionale quali Marevivo e Guardia Costiera Ausiliaria, sarà in futuro ampliabile e replicabile in altre aree della Regione Liguria e del territorio nazionale. In aggiunta, l’attività prevista in Blu di Genova permetterà di mettere in atto esperienze di Citizen science che permetteranno una puntuale raccolta di dati di valore scientifico circa lo stato delle comunità biologiche che caratterizzano la zona costiera focus di Blu di Genova e gli impatti che la minacciano (in particolare l’inquinamento da plastica). Tutto ciò permetterà di costruire una solida base di dati, utile ad orientare le politiche di conservazione ambientale. Grazie a Blu di Genova il quartiere di Nervi ha l’occasione di diventare un punto di incontro tra scienza, sport, educazione ambientale, scoperta del territorio, sostenibilità, volontariato e formazione a nuovi modelli di economia consapevole.
Attività
Lungo il tratto di costa che va dal Porticciolo di Nervi a Capolungo, sono state effettuate uscite in mare (attraverso le pratiche dello snorkelling e del coasteering) di citizen science finalizzate alla scoperta e monitoraggio degli organismi presenti sulla scogliera, con particolare interesse a quelli a più elevata valenza ecologica. In aggiunta sono state effettuate due uscite di monitoraggio della presenza di microplastiche in acque superficiali svolte da un team di canoisti e dagli allievi del corso Vela della Lega Navale che hanno utilizzato degli innovativi sistemi di campionamento sviluppati in seno al progetto, in grado di essere trainati da mezzi nautici ad impatto ambientale nullo.
Nell’ambito del progetto sono stati organizzati tre workshop tenuti presso il Blue District per (1) formare gli sportivi alle pratiche di citizen science da utilizzare durante le uscite di raccolta dati; (2) fornire le basi di sostenibilità in un incontro tra le realtà commerciali della zona di Nervi; e (3) presentare il progetto, i suoi risultati e la rete creata.
Reclutamento dei volontari
Blu di Genova si propone di coinvolgere attivamente i cittadini, sia tramite i tre workshop organizzati presso il Blue District, sia durante le azioni di citizen science in mare a Nervi. I workshop mirano a fornire le conoscenze pratiche e teoriche necessarie per la conoscenza e protezione della costa Genovese, ed hanno coinvolto cittadini alla ricerca di un nuovo modo per guardare e vivere il mare della città. Gli sportivi locali appassionati di attività nautiche quali kayak, SUP, vela, snorkelling e coasteering, hanno rappresentato i principali volontari coinvolti nelle attività di citizen science, e sono stati coinvolti grazie ai network di associazioni e realtà sportive di Outdoor Portofino e della Lega Navale. Il percorso di apprendimento inizia con il workshop dedicato alla pratica della citizen science, che attraverserà le attività di ricerca sul campo, ed è proseguito poi con la sensibilizzare dei cittadini attivi ed operatori commerciali del luogo circa l’importanza del mare, le sue fragilità e come ognuno possa fare la differenza per la sua protezione. Gli operatori commerciali ed i cittadini per il workshop sono stati reclutati attraverso una ricerca approfondita sul campo ed online a cura dell’Università di Genova.
Il percorso ha trovato un luogo di incontro per la comunità nel Blue District, dove durante il Workshop finale sono stati presentati i dati raccolti durante le attività di ricerca coinvolgendo un pubblico ancora più ampio nella scoperta del mare sotto casa. Attraverso le azioni pratiche e teoriche i cittadini potranno farsi ambasciatori del patrimonio marino della città, diventando attori principali della sua protezione, salvaguardia e ricerca. Il progetto mira infatti a raccogliere adesioni anche grazie alla condivisione sui diversi network e social media dei partner, e grazie al contributo del Blue District.
Partners del progetto